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IGORA News IT November 2013

8 Novembre 2012 «Il littering rappresenta un importante problema sociale» Dopo cinque anni il Gruppo d’interesse per un ambiente pulito (IGSU) stila un bilancio intermedio. Nella popolazione è nata la consapevolezza del problema del littering. Ma questo malcostume non è stato risolto. Intervista con Nora Steimer, direttrice IGSU Pochi anni fa il littering, vale a dire gettare o abbandonare con noncuranza dei rifiuti, era spesso ancora solo un termine stra- niero. Le cose sono cambiate. Come giudica in generale il problema del littering? Il problema del littering è oggi conosciuto dall’opinione pubblica. Tuttavia la nuova coscienza del problema ancora non si ripercuote sul comportamento effettivo della popolazione. Di conseguenza il lit- tering in Svizzera è e resta un problema attuale con conseguenze di ampia portata che richiedono ulteriori contromisure. Poiché le cause del littering sono estrema- mente differenti e dipendono anche dalla situazione e dalle circostanze, sono neces- sarie campagne preventive a lungo ter- mine con numerose misure specifiche per i diversi gruppi di destinazione. È proprio questo l’approccio perseguito da IGSU. Da sempre il Gruppo d’interesse per un ambiente pulito (IGSU) annuncia sulla sua bandiera la sua lotta al littering. Come è il bilancio intermedio? Negli ultimi anni la notorietà IGSU è net- tamente aumentata, in particolare nelle città, nei comuni e nelle scuole. Le rispo- ste alle nostre misure di sensibilizzazione sono solo positive e la domanda è aumen- tata enormemente. Sovente, in seguito a visite di successo dei nostri inviati, le città o i comuni richiedono immediata- mente il nostro intervento per l’anno dopo. Abbiamo già molte richieste per il 2013 – un segnale molto positivo. Un’altra misura IGSU: i manifesti anti-littering gratuiti sono ordinati attivamente per tutto l’anno e lodati come originali ed efficaci. Anche le inserzioni IGSU sui giornali gratuiti sono ben note a numerosi cittadini svizzeri. Un ulteriore punto positivo è costituito dal fatto che sempre più settori economici aderiscono al Gruppo IGSU. Ad es., nuovi partner registrati sono la International Chewing Gum Association e la Swiss Ciga- rette, per lottare insieme contro il littering. Il programma IGSU consiste nella preven- zione e non nella repressione o sanzione. Come si è affermato? L’introduzione di cauzioni o sanzioni per impedire il littering è molto discutibile. Non è chiaro se costose cauzioni sarebbero in grado di ridurre di un solo rifiuto quelli abbandonati sul suolo pubblico o se le san- zioni avrebbero effettivamente un effetto intimidatorio sugli autori del littering. Dal punto di vista psicologico, ad es., va ipotizzato che diverse persone considere- rebbero una cauzione versata all’acquisto come una giustificazione personale del loro comportamento scorretto. In breve, il problema del littering non può essere risolto esclusivamente con la repressione e le sanzioni. Sono sempre comunque necessarie la consapevolezza e la volontà del singolo per smaltire i rifiuti corretta- mente e a tale scopo sono indispensabili le misure preventive. È la ragione per cui le azioni centrali IGSU sono dirette alla sensibilizzazione, all’informazione e ai chiarimenti. Come evidenziato dalle espe- rienze pratiche e dalla scienza si tratta di un approccio più giusto e importante per ridurre il littering. Oltre agli ambasciatori «ecologisti» attivi nell’ambito pubblico, anche le scuole sono ora al centro del programma IGSU? Poiché un numero sempre maggiore di scuole ci hanno manifestato il loro inte- resse e la necessità di un insegnamento riguardante il littering, quest’anno abbiamo esteso le nostre azioni di sen- sibilizzazione alle aule scolastiche e ai luoghi della ricreazione. Nel dialogo inte- rattivo con gli studenti vengono fornite informazioni sul littering e sui relativi

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